16.12.2003
Un nuovo fattore di rischio per il cuore Le dimensioni delle apolipoproteine(a) sono associate alle malattie cardiache |
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Grazie a una ricerca pubblicata sulla rivista "BMC Cardiovascular Disorders", i medici possono ora individuare i pazienti sovrappeso che hanno maggiori rischi di sviluppare una malattia cardiaca. Questi, infatti, producono con maggiore probabilità una versione più piccola di una proteina chiamata apolipoproteina(a). I fattori di rischio per le malattie cardiache sono tanti: oltre all'eccesso di peso, ci sono per esempio i livelli troppo alti di lipoproteine a bassa densità nel sangue. Ora sembra che a questo rischio contribuiscano anche le dimensioni dell'apolipoproteina(a), un componente della lipoproteina(a) a bassa densità. L'apolipoproteina(a) può presentarsi in molte dimensioni diverse, la più grande delle quali ha un peso molecolare quasi tre volte superiore alla più piccola. Un team di ricercatori guidato da Diego Geroldi ha esaminato campioni di sangue prelevati da 715 pazienti esterni all'IRCSS Policlinico San Matteo di Pavia. Questi volontari sono stati poi divisi in quattro gruppi a seconda del fatto che soffrissero o meno di malattie cardiache e che fossero o meno sovrappeso. Analizzando i campioni, i ricercatori hanno scoperto che i volontari sovrappeso malati di cuore avevano più probabilità di produrre una versione di apolipoproteina(a) con minor peso molecolare rispetto a quelli che non soffrivano di malattie cardiache. La presenza di almeno una versione della proteina a basso peso molecolare rappresenta pertanto un metodo affidabile per discriminare fra soggetti sovrappeso ad alto oppure basso rischio di malattie cardiache. Enzo Emanuele, Emmanouil Peros, Piercarlo Minoretti, Colomba Falcone, Angela D'Angelo, Lorenza Montagna, Diego Geroldi, Relationship between apolipoprotein(a) size polymorphism and coronary heart disease in overweight subjects. BMC Cardiovascular Disorders 2003, 3:12 (12 dicembre 2003). © 1999 - 2003 Le Scienze S.p.A. |