04.12.2003
Un nuovo ruolo dell'estrogeno Identificato il processo genetico che regola la formazione di piastrine nel midollo osseo |
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Alcuni scienziati hanno scoperto un nuovo ruolo dell'estrogeno nel mantenimento della salute. In un articolo pubblicato sul numero del primo dicembre della rivista "Genes & Development", Yuka Nagata e Kazuo Todokoro riferiscono che la forma più abbondante di estrogeno naturale, l'estradiolo, innesca la formazione di piastrine del sangue. La scoperta ha importanti implicazioni cliniche per il trattamento di condizioni associate con livelli alterati di piastrine, come l'anemia, alcune leucemie, e persino con la chemioterapia. Il sangue è composto da tre tipi di cellule: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Queste ultime circolano nel flusso sanguigno per facilitare la coagulazione e arrestare le emorragie. Le piastrine derivano da una cellula specializzata del midollo osseo chiamata megacariocita, che estende dalla sua superficie lunghe appendici citoplasmatiche (propiastrine), le quali si frammentano simultaneamente in migliaia di nuove piastrine. Nagata e colleghi hanno identificato il segnale cellulare di questo evento. Studi precedenti avevano individuato un gene regolatore (fattore di trascrizione) chiamato p45 NF-E2, necessario per la formazione delle propiastrine. Ora gli scienziati hanno scoperto che p45 NF-E2 attiva normalmente il gene 3b-HSD durante lo sviluppo dei megacariociti. 3b-HSD codifica un enzima che regola la biosintesi di tutti gli ormoni steroidi. Studiando quali di questi viene prodotto nelle cellule megacariociti, Todokoro e colleghi hanno scoperto con sorpresa che si tratta dell'estrogeno. Il meccanismo genetico che regola la formazione di piastrine risulta pertanto delineato: il fattore di trascrizione p45 NF-E2 attiva l'espressione del gene 3b-HSD, portando alla sintesi di estradiolo e alla susseguente attivazione della formazione delle propiastrine. Questi risultati permetteranno ai ricercatori di sviluppare nuove strategie terapeutiche per manipolare l'intero processo, in modo da aumentare o diminuire la formazione delle propiastrine. © 1999 - 2003 Le Scienze S.p.A. |